L'Alto rappresentante visiterà inoltre Bahrein, Arabia Saudita, Qatar e Giordania "per discutere di accesso umanitario e soluzione a 2 Stati".

Il capo della diplomazia europea aveva ribadito in una dichiarazione che l’Unione europea “è seriamente preoccupata per l’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza”, unendosi alle richieste di una “pausa immediata delle ostilità e della creazione di corridoi umanitari, anche attraverso una maggiore capacità ai valichi di frontiera e attraverso una rotta marittima dedicata, in modo che gli aiuti umanitari possano raggiungere in sicurezza la popolazione di Gaza”.
La nota richiama nello specifico alle conclusioni del Consiglio europeo del 26 ottobre, in cui i leader Ue hanno ribadito il diritto di Israele a “difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario”, ma chiedendo un “accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e aiuti per raggiungere le persone bisognose attraverso tutte le misure necessarie, compresi i corridoi umanitari e le pause per i bisogni umanitari”. Per ragioni di sicurezza, Borrell non ha aggiunto dettagli sulla missione che lo terrà impegnato nei prossimi giorni.